SINOSSI

Il videoclip si presenta oggi come la massima sintesi delle arti: questo saggio ha l’intento di fornire al lettore un’analisi approfondita della storia dei video musicali, dal primo film sonoro, The Jazz Singer, passando per Elvis e il rock britannico, fino all’era di YouTube e ai canali televisivi dedicati a questo medium contemporaneo.

Videoclip

Storia del video musicale dal primo film sonoro all’era di YouTube.

Il mio primo libro, VIDEOCLIP, edito per Mondadori, è nato da una raccolta di miei scritti propedeutici all’insegnamento.
Tra il 2005 e il 2008 ho insegnato Teorie e Tecniche della produzione audio-visiva in corsi semestrali presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e il DAMS di Bologna.
I miei studenti continuavano a chiedermi se potevo condividere con loro il materiale da cui attingevo, e così ne è nato un libro. In realtà il libro doveva intitolarsi “Tutta colpa di Elvis”, perché è con Elvis prima e con i Beatles poi, che si è aperta una nuova breccia nella creazione di video musicali come pratica di fruizione delle canzoni in televisione.
Io spingevo per Elvis, mentre la Mondadori optò per un titolo più generico, anche se Elvis resta sempre un mio grande mito.

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Una recensione di Alicia M. Huberman su CultFrame – Arti Visive

Lick

Dopo anni vissuti a Londra, nel 2005 tornai a vivere a Milano – da cui ero scappata subito dopo la laurea – e riuscii a fermarmi nella mia città adottiva per un paio d’anni.
Subaffittai una stanza in una mansarda in Ticinese da un amico artista che era anche un abilissimo chef mancato. Gaetano, lo chef, preparava prelibatezze – come tartare di salmone selvaggio marinato nell’aneto – passando i pomeriggi a far commesse, andando a prendere un ingrediente in una pizzicheria, un altro da un fruttivendolo che, diceva lui, aveva i migliori limoni di Sicilia, e così via. Ricordo che il frigo era talmente stracolmo di delizie, che appena aprivi la porta ti cascava tutto per terra.
Per come sono gourmand, Milano mi torno’ a sorridere.
Sarà stata l’acqua dei navigli milanesi, ma i miei anni a Londra, e tutte le mie incredibili avventure nella capitale britannica, mi continuavano a chiedere di essere ri-esperite attraverso la scrittura.
E così fu. Lick è nato da un flusso creativo ‘unstoppable’ cui ho fatto solo da ‘vessel’, da canale di fruizione. Originariamente l’avevo intitolato “Vita, opere e miracoli di una globetrotter precaria” ma poi ci fu Roth di mezzo, e le cose cambiarono. Whatever Roth says, you must do.
Iniziai a scrivere non-stop, e non dissi niente a nessuno. A fine prima stesura, feci leggere il manoscritto al mio agente letterario che qualche anno prima mi aveva anche fatto ottenere il contratto con la Mondadori per Videoclip.
Mi chiamò poco dopo dicendomi che Sonzogno era molto interessata al mio libro. Firmai il contratto e partii alla volta di Los Angeles con mio marito (ora ex-marito), conosciuto a Milano ad una cena in quella mansarda dove vivevo (era un caro amico dello chef Gaetano).
Da Los Angeles lavorai alle ulteriori stesure, e seguendo i consigli di Philip Roth, iniziai altre nuove ricerche e avventure per dare più credibilità al personaggio principale di Lick, Lola Keplero.
Con marito a casa, trovai lavoro come telefonista a luci rosse nella capitale mondiale dell’ entertainment e del porno, e gli ulteriori spunti furono notevoli per dare voce a Lola.

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Recensione di Giovanni Choukhadarian su Liberidiscrivere.com

Recensione su Mondo Rosa

Copertina di Lick, di Lulu Berton, edito da Sonzogno

SINOSSI

“Meglio seguire il proprio destino a metà che quello di un altro fino in fondo” Annoiata dalla soffocante vita veneziana nei salotti della buona borghesia, Lola lascia la confortevole casa dei genitori e parte per Londra alla ricerca del proprio destino. E lo troverà in un luogo dimenticato, pieno di meraviglie: la Old Saint Patrick, una scuola elementare circondata da una piccola oasi verde e trasformata in abitazione da Mister David, un sofisticato e cinico scultore-giardiniere molto british.
Ma per convincerlo a farla restare in quella casa che l’ha incantata, la ragazza dovrà seguire i bizzarri consigli dell’uomo, che le vuole svelare una Londra off limits. Lola si troverà così inghiottita nell’abbagliante industria del sesso, tra eccessi, telefonate a luci rosse e grotteschi show nei night club. Finché non incontrerà lui, il rocker bello e dannato che le farà perdere la testa. L’ironia e l’incontenibile vitalità di Lola le faranno cogliere il lato comico e umano anche nelle situazioni più bizzarre, guidandola lungo un singolare percorso di formazione.